sabato 5 giugno 2010

Sull'acqua, rotte diverse tra PD e Lega

Mercoledì 2 giugno a "Schiranna in Festa" (la festa del PD a Varese), era presente un banchetto per la raccolta di firme per i 3 referendum contro la privatizzazione dell'acqua pubblica.
Anche da questa circostanza emerge netta la differenza tra PD e Lega.
A livello locale, infatti, gli amministratori della Lega erano contrari alla privatizzazione dell'acqua, tanto da dissentire già ai tempi in cui nella nostra provincia si parlava di ATO. Erano, perché invece ora, con i suoi ministri al governo, hanno mandato giù tranquilli il decreto Ronchi (come per esempio si può constatare qui a Vedano Olona).
Di contro, nel PD accade una cosa inversa: la dirigenza nazionale del Partito non condivide il decreto Ronchi, però nemmeno appoggia la battaglia contro questo provvedimento attraverso la raccolta di firme per i referendum. Ma i Circoli locali la pensano diversamente, ed aderiscono all'iniziativa. Non solo, ma in comuni amministrati dal PD, vengono inserite nello Statuto norme a favore dell'acqua pubblica.
Quella del PD è dunque una democrazia che parte dal BASSO: e questo fa del nostro Partito una forza unica in Italia, perché elettori, amministratori e Circoli locali non solo hanno diritto di critica, ma nemmeno devono sottostare agli ordini di scuderia che giungono dall'alto. Come invece accade per la Lega, con l'acqua ma anche per altre questioni: vedi il commissariamento recente della sezione locale di Malnate oppure, per restare a casa nostra, quella di Vedano Olona di qualche anno fa.
Per questo si può dire che la politica del PD è a favore della gente e non degli interessi della "casta".