Torno dall'estero da un "ponte" (nel senso di gioviale pausa week-end) e mi trovo in Italia di fronte alla questione di un altro ponte, quello sullo Stretto: faraonico quanto inutile progetto del fallito governo Berlusconi-Lega, che quello tecnico Monti voleva affondare. Ma invece pare che l'iter possa continuare a navigare, seppure a vista.
Il ministro dell'Ambiente Clini ha smentito (come accaduto in altre circostanze piuttosto contrastate), attribuendo la responsabilità alla burocrazia: e ci auguriamo che sia così, perché è proprio ora di rompere con i ponti di un passato in cui sprechi, corruzione e clientelismi ricadevano sull'intero Paese e sulle sue reali esigenze.