Nei Consigli regionali scoppiano i casi di appropriazione indebita dei finanziamenti pubblici ai partiti, e dei geni come Alfano e Formigoni (visto che il loro partito era in prima fila ad essere sotto accusa) danno la colpa di tutto al Titolo V della Costituzione e a chi l'aveva approvato, ovvero un governo di centrosinistra. Detto fatto: Monti, prendendoli alla lettera, riforma il Titolo V, togliendo in pratica quel poco di autonomia che avevano ad oggi le Regioni.
Il Titolo V infatti era un'anticamera del federalismo, e la sua modifica toglierà enormi risorse alle Regioni. Ora tutti i governatori infatti protestano, perfino Formigoni, che pure aveva innescato la modifica dell'articolo. In effetti non è il Titolo V il problema, ma semmai una classe politica che viola le leggi e che ha approfittato anche degli scarsi controlli per sperperare e fare letteralmente esplodere la spesa pubblica locale, mettendo non solo regioni storicamente povere ma anche solide e ben strutturate, come ad esempio il Piemonte, in situazioni davvero critiche.