Umberto Ambrosoli (nella foto) rinuncia alla candidatura a presidente della Regione Lombardia offertagli dal centrosinistra. Un vero peccato, perché il suo impegno e la sua figura morale avrebbero senz'altro allargato lo schieramento anche alla società civile.
Sono stati i tempi ritenuti troppo stretti per realizzare il suo progetto a fare desistere "il figlio dell'eroe Giorgio". Ma proprio il progetto indicato da Ambrosoli deve essere preso dal PD e servire come spunto per un programma di massima da cui ripartire con un nuovo candidato:
a) creazione di un gruppo di persone estremamente competenti sulle principali tematiche regionali
b) elaborazione di un programma concreto da proporre ai cittadini lombardi e intorno al quale impegnare una coalizione ampia e trasversale
c) condivisione con i partiti aderenti circa i criteri selettivi (estremamente rigidi e severi) dei candidati al Consiglio
d)condivisione dei meccanismi di trasparenza, a partire dalla campagna elettorale.
A questo punto, più che la tempistica per andare al voto (che purtroppo potrebbe addirittura dilatarsi a mesi), la difficoltà potrebbe essere quella di trovare un candidato forte e credibile: ma nella rosa dei nomi del centrosinistra ci sono personaggi che non faranno rimpiangere l'avvocato Ambrosoli.