Scopriamo in questi giorni che esistono i "furbetti del rimborso". Consiglieri regionali e provinciali, sindaci e presidenti di Provincia, a cui viene rimborsata ogni spesa, reale e anche fittizia, oltre ogni logica e senza alcun pudore: finte assunzioni e scontrini in prestito; settimane bianche fatte passare come trasferta per motivi istituzionali e di servizio; acquisti di calendari, bandierine e display; invii di pacchetti di migliaia di sms; fornitura di t-shirt; cartoncini augurali per Pasqua e Natale; trasferte da casa propria alla sede istituzionale gonfiate con distanze di decine di kilometri anche risiedendo nella stessa città oppure conteggiate in mesi di 32 giorni; corse di taxi al centro di Roma fatte pagare da comuni della Puglia...
Ma alla fine, chi rimborserà i cittadini di questo sfacelo?