venerdì 23 aprile 2010

Fini in fondo

Quando il "paggetto" Maurizio Lupi ha letto il documento approvato, con una schiacciante maggioranza, dalla Direzione Nazionale del suo partito, ha in pratica decretato la "nomination" a Gianfranco Fini, invitandolo di fatto ad abbandonare la "casa del grande Pdl".
Ora vedremo quali saranno le prossime mosse di Fini. Al momento può contare su una risicata minoranza tra le file del Pdl, e non può certo impensierire la tenuta del governo.
Resta da capire semmai perché ci abbia messo quasi 17 anni che a Berlusconi non ha alcun interesse per il partito ed il Paese, ma solo per le sue questioni personali.
E' stato per una presa di coscienza improvvisa ed irrefrenabile, o come dice Umberto Bossi, perché nel suo ruolo di Presidente della Camera era rimasto escluso dalla vita attiva delle strategie del suo partito e quindi "invidioso e pieno di rancore" per le vittorie riportate a cui non aveva partecipato attivamente?
Sta di fatto che negli stessi giorni in cui il contrasto con Berlusconi si è acuito ai massimi livelli, un certo Luca Cordero di Montezemolo ha dato le sue dimissioni da presidente della Fiat: una coincidenza o l'inizio di qualcosa di cui da tempo si parlava?