venerdì 2 aprile 2010

Un sistema partorito male

Marcello Saponaro è stato candidato per il PD in lista a Bergamo, e purtroppo non è stato eletto. Purtroppo perché durante il suo mandato di consigliere nella scorsa legislatura aveva lavorato bene. Nonostante tutto, però il suo impegno continua, e sul suo blog ha denunciato una situazione anomala del nostro sistema sanitario regionale. In Lombardia infatti la metà degli Ospedali pratica il parto con taglio cesareo oltre il 30% dei casi: l'OMS invita a non superare la soglia del 15%. Il parto cesareo deve essere infatti previsto solo in casi di estrema difficoltà di travaglio o in vista di complicazioni. E rispetto a quello naturale, ha un costo superiore nella spesa sanitaria. Quindi, oltre ad essere una scelta dettata a volte dalla precauzione e dalla tutela assoluta di madre e bambino, può esserci anche la tentazione di specularci. In particolare nel settore privato (curiosamente è proprio nelle cliniche private accreditate, spesso riconducibili a settori del mondo cattolico, che maggiore è il ricorso al “cesareo”).
Ma a dire la verità, è tutto il sistema sanitario lombardo approntato da Formigoni che presenta delle falle clamorose, che riguardano anche altri settori. Come ad esempio la cardiologia: in Lombardia, rispetto all'Emilia, si praticano il 120 per cento di angioplastiche in più, e il 150 in più di by-pass. Scelte che generano sospetti che in questi casi possa prevalere più il business che non la scienza medica, in quanto questo genere di interventi sono ben remunerati dalla Regione.