La tolleranza zero contro la droga è solo a parole: l'associazione Antigone, con un'analisi dei dati del ministero dell'Interno, ha infatti evidenziato come nell'ultimo anno siano crollati i sequestri di sostanze stupefacenti (16mila chili in meno) e calate le operazione antidroga (-12,5%). E la repressione, quando c'è, colpisce sempre più in basso: aumentano le denunce per semplice spaccio, diminuiscono quelle (ben più gravi) di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Questo perché, sostiene l'associazione, "le limitate risorse umane e investigative delle polizie sono state orientate preferenzialmente verso i soggetti dal profilo criminale più basso" (come dire: i potenti lasciamoli in pace). A tutto ciò si contrappone un vero e proprio raddoppio del mercato della cocaina: uno studio recente dell'Asl di Bologna condotto tra quasi 15.000 persone di tutti i ceti e le età, ha delineato infatti i contorni allarmanti di un utilizzo sempre più diffuso di questo stupefacente. Ed è un fenomeno trasversale, che investe ogni ceto e fascia d'età: dai giovani studenti (almeno il 40% dei consumatori!) ai professionisti affermati.