L'impossibilita' per i clandestini di denunciare all'anagrafe i figli, rischia di essere un incentivo all'aborto. E' quanto dichiara il Cardinal Poletto, arcivescovo di Torino, in una lettera aperta della Conferenza episcopale piemontese indirizzata agli eletti del nuovo Consiglio regionale. Vedremo ora cosa risponderà in proposito il "cattolicissimo, strenuo difensore della vita" neo-governatore del Piemonte Roberto Cota, che è stato uno dei fautori dell'abominevole legge del reato di clandestinità che, in pratica, l'arcivescovo equipara ad uno strumento abortivo. Altro che RU486!