Ieri a Roma i lavori della Direzione Nazionale del Partito. Sul tavolo, l'analisi del voto delle regionali, i prossimi congressi provinciali, l'attuale situazione politica nazionale (con un occhio agli screzi in casa Pdl), le riforme, ma soprattutto i punti programmatici su cui il PD dovrà impegnarsi per il futuro: lavoro inteso come lavoro delle nuove generazioni; fisco, educazione intesa come scuola e università; riforma delle istituzioni, giustizia ed informazione.
“Mettiamoci subito al lavoro sul progetto per l'Italia” ha esordito il segretario Pierluigi Bersani, indicando quale dovrà essere l'agenda del Partito.
Da sottolineare:
- la priorità da dare alla riforma fiscale (da fare subito e non dopo l'introduzione del federalismo), perché il fisco fisco "è il luogo del tradimento della destra verso gli italiani" e "il primo obiettivo deve essere la fedeltà fiscale" in modo tale che "ogni euro in più che deriva dalla lotta alla evasione si trasformi in un euro in meno di tasse"
- l'appoggio alla riforma avanzata da Andrea Orlando sulla giustizia, tenendo conto però che il problema deve essere affrontato come "un servizio che non funziona per i cittadini"
- lo stop alle primarie aperte a tutti i cittadini per i segretari cittadini e provinciali, che dovrebbero invece essere eletti con il voto riservato ai soli iscritti PD. Una modifica dello Statuto a cui lavorerà l'apposita Commissione.