3 operatori di Emergency arrestati dalle autorità afghane perché sospettati di essere coinvolti in un complotto ai danni del governatore locale. Nell'ospedale dell'organizzazione umanitaria sono state ritrovate armi, tra cui cinture esplosive da utilizzare per attacchi kamikaze. Gino Strada, fondatore di Emergency, ha parlato di complotto, ma ai danni della struttura della sua associazione, la cui presenza nella zona darebbe fastidio in quanto scomoda testimone di eventuali danni causati alla popolazione civile dagli attacchi delle forze governative e dell'Isaf.
Noi ci auguriamo che le accuse mosse ai 3 italiani si rivelino infondate, e si fa effettivamente fatica a credere che persone che da più di 10 anni svolgono attività umanitarie per curare e salvare vite umane (in particolare bambini, la maggioranza delle vittime della guerra in Afghanistan) si siano prestate per organizzare attentati sanguinosi.