E' l'invito rivolto da Pierluigi Bersani al pubblico dei 5.000 imprenditori presenti al convegno biennale del Centro studi Confindustria, il forum ''Libertà e benessere: l'Italia al futuro'' in corso di svolgimento a Parma. Un intervento quello del segretario del PD, finito tra gli applausi.
In sintesi, alcuni spunti del suo discorso, con cui non ha perso occasione di sferzare il governo, ribadendo la disponibilità del PD a collaborare sulle riforme, ma solo nell'interesse del Paese, a partire da quelle economico-sociali, che stanno più a cuore della gente:
- “concretezza e semplicità” per risolvere le difficoltà del Paese perché "c'è l'urgenza di fare qualcosa"
- le famiglie italiane non stanno discutendo di semipresidenzialismo alla francese, ma di lavoro
- è necessario darsi una mossa perché “stare fermi non è una strategia”
- rilanciare la domanda pubblica con investimenti
- interventi a favore di Pil, crescita o occupazione: senza questi provvedimenti la crisi dei conti pubblici sarà inevitabile e una manovra correttiva servirà per forza
- è mancata la discussione sui temi di fondo della politica economica. Su come affrontare, insieme, la crisi. Perché la democrazia ha anche a che fare con l'economia
- la sede giusta per discutere di riforme è il Parlamento. Per quelle economiche e sociali io vado ad Arcore anche a piedi
- necessità di una legge annuale sulla concorrenza
- il modo migliore per abbassare le tasse è pensare a un riequilibrio fra chi oggi le paga e chi non paga. È necessaria una Maastricht della fedeltà fiscale
- pensiamo alla riforma del welfare nell'ottica delle giovani generazioni.