Botta e risposta sulle pagine del "Corriere della Sera" tra il Prof. Giovanni Sartori (nella foto) ed il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. Tema: il federalismo. Su cui il prof. Sartori aveva espresso dubbi e perplessità nelle scorse settimane (in 2 editoriali pubblicati sempre sul "Corriere" -qui e qui- in cui poneva dei quesiti sul meccanismo della riforma e sui costi di questa, che attualmente nessuno è in grado di dare).
Il ministro leghista risponde elogiando tutti i pregi del federalismo e, soprattutto, sul fatto che i cittadini avranno sotto controllo le spese effettuate dagli amministratori, e che in questo modo "saranno in grado di premiarli o sanzionarli".
Ma, controreplica il noto politologo al ministro, in un sistema marcio e clientelare come il nostro "chi controllerà chi, e con quali strumenti di sanzione?".
Ad esempio, aggiungiamo noi, come ci si sarebbe comportati, in presenza del federalismo, di fronte alla realizzazione della nuova sede della provincia di Treviso (una vera reggia), il cui costo di partenza, nel 2004, era stato di 35 milioni di euro, ed è arrivato oggi ad 80? Si può parlare di sprechi solo in quel frangente, o si può dire già ora che è una vergogna? E siamo sicuri che in futuro vicende simili non accadranno più? Perché, ora come ora, la bozza di riforma proposta dal ministro appare più come un moltiplicatore di costi e poltrone...