Il governo Prodi del 2006-2007 vince il confronto sulle liberalizzazioni con l'attuale governo Monti. Il "professore" batte "i professori", si potrebbe dire, ma gran parte del merito va a Pierluigi Bersani, allora ministro che diede il via già a un piano di liberalizzazioni che ha portato notevoli vantaggi ai consumatori, al mercato e in termini di posti di lavoro, come ad esempio:
- abolizione dei costi fissi per le ricariche telefoniche (2 miliardi di risparmi l'anno per i consumatori)
- apertura del mercato delle parafarmacie
- eliminazione delle spese fisse per la chiusura dei conti correnti bancari e dei depositi titoli
- cessazione dell'esclusiva ai notai negli atti di compravendita delle auto
(ogni confronto tra Prodi e il fallito governo Berlusconi-Bossi invece è assolutamente impietoso)