Sono passati 100 giorni dal 16 novembre 2011, data dell'insediamento di Mario Monti a Palazzo Chigi. Sul sito del governo è stato pubblicato un documento che riepiloga i provvedimenti adottati fino ad oggi.
Il bilancio appare positivo più per le intenzioni e sul piano dell'immagine, soprattutto con il recupero di credibilità all'Estero (ma ci voleva anche poco, visto chi c'era prima).
Per adesso Monti ha badato a tamponare le falle, puntando sul rigore, ma ora occorrono riforme per ripartire.
Per questo tutti si aspettano molto dalle liberalizzazioni e dall'ultima manovra fiscale, dove però il governo sembra frenare. Le lobbies infatti pare stiano avendo la meglio riguardo le liberalizzazioni e sulla manovra fiscale si è deciso più su come imporre le tasse anziché ridurle.
Ecco, va bene la lotta all'evasione, il rigore e i tagli agli sprechi, le iniziative per ridurre posizioni privilegiate, ma occorre anche slancio, un po' più di coraggio, come scrive Dario Di Vico sul "Corriere". Perché più che uno sceriffo di Nottingham o un novello Robin Hood, al Paese serve un Cuor di Leone.