venerdì 17 febbraio 2012

Mi chiamo Wulff, creo problemi

E per questo mi dimetto. Deve averla pensata così il presidente tedesco Christian Wulff (nella foto con Angela Merkel), decidendo di farsi responsabilmente da parte dopo che la Procura di Hannover ha chiesto l'annullamento dell'immunità parlamentare per poter procedere a indagini sul suo conto. Su di lui pesa l'accusa di avere ottenuto un prestito di 500mila euro da un imprenditore amico, con un tasso di favore del 4%, quando era governatore del Land della Bassa Sassonia. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia di 3 pernottamenti in un albergo dell'isola di Sylte di 258 euro l'uno, pagati sempre da un imprenditore a lui vicino e che Wulff dice di aver rimborsato in contanti. Rispetto a quanto accade da noi, tra case regalate a propria insaputa, rimborsi elettorali reinvestiti, cricche, collusioni con mafie e parentopoli varie, è davvero niente. E la differenza con Paesi come la Germania sta proprio in questo.
P.S.: giusto qualche giorno fa Wulff aveva incontrato Formigoni, che aveva celebrato l'evento sul proprio sito.
Chissà perché la cosa mi ricorda tanto le vicende Mubarak e Gheddafi con Berlusconi...