venerdì 17 giugno 2011

Alfin son giunte

Passate le elezioni, si passa all'azione, e si deliberano le giunte. Le prime annunciate sono state quelle di Malnate, dove Samuele Astuti ha composto una squadra giovane (età media 41 anni), e di Milano, con Giuliano Pisapia che nella propria giunta inserisce ben 6 donne (nella foto).
A Gallarate, il neo-sindaco Edoardo Guenzani invece dà ampio spazio alla società civile, con tre assessori che provengono dalla lista civica.
Quindi, per il centrosinistra: giovani, donne e società civile.
Per quanto riguarda invece il centrodestra, si è assistito al classico mercanteggiare di poltrone, con Busto Arsizio ancora in alto mare, mentre a Varese la querelle si è dibattuta sulla presenza di una quota rosa in giunta (obbligo di legge), e alla fine si è consumata con un piccolo psico-dramma, in cui (visto che il Pdl proprio non si è posto il problema) è stata la Lega alla fine a cedere e a fare il sacrificio: perché a quanto pare, per la destra la presenza di una donna non è un valore aggiunto, ma un peso.
Così almeno Luisa Oprandi (che era l'unica donna riuscita ad entrare in Consiglio) sarà in compagnia: certo, avesse vinto lei, senza bisogno di alchimie, ci sarebbero state in Consiglio più donne e anche più giovani. Ma inutile avere rimpianti su ciò che poteva essere una rivoluzione. Tanto più che anche intorno alla Oprandi si è alzato un piccolo polverone (fin troppo esagerato), riguardante la designazione del capogruppo PD in Consiglio. Una carica che, in virtù del suo ruolo di candidata sindaca della coalizione, ci si aspettava toccasse a lei. E nonostante la decisione a cui il Partito è giunto sia avvenuta in modo democratico, la vicenda lascia perplessa parte dell'elettorato. Il PD di Varese quindi avrà un motivo in più per portare avanti un'opposizione dura, seria e propositiva, ascoltando le esigenze dei cittadini e dando loro voce in Consiglio.