Esordisce oggi nelle edicole (non tutte, per la verità) il quotidiano diretto da Antonio Padellaro, che può contare sulla collaborazione di firme come Marco Travaglio, Peter Gomez, Furio Colombo e Luca Telese.
Come annunciato dalla redazione, "Il Fatto" si contraddistinguerà per una scelta di tipo politico-giudiziario.
"Sarà un giornale d'opposizione. A Berlusconi certo, ma non faremo sconti ai dirigenti del PD e della multiforme sinistra che in tutti questi anni non è riuscita a costruire uno straccio di alternativa", dichiara Padellaro.
Il giornale si presenta come un caso, raro in Italia nel cartaceo, di editoria pura: la proprietà è dei redattori e di piccoli azionisti e non verranno percepiti i finanziamenti pubblici.
Gli abbonati (arrivati a circa 28.000) potranno scegliere se acquistare la versione cartacea o quella in pdf.
In bocca al lupo a Padellaro e soci, per la scelta coraggiosa e perché un nuovo quotidiano porta sempre più libertà di informazione (e in questo Paese ce n'è bisogno).
L'importante è che anche questo giornale non si "lottizzi" a sua volta, diventando magari (come sembra) il megafono di Di Pietro.