venerdì 6 febbraio 2009

Obama impone un tetto di paga ai manager, Berlusconi rischia di togliere il tetto di casa ai poveri Cristi.

Davvero una bella differenza di strategie politiche tra il governo Obama e quello di Berlusconi, con provvedimenti proprio all'opposto: quello americano pensa a porre un limite ai compensi milionari dei supermanager, il nostro invece, nel decreto anti-crisi, inserisce la norma (art. 32) per cui chi è indebitato di soli 5.000 euro correrebbe il pericolo di vedersi pignorare la casa e di esserne espropriato, senza una preventiva iscrizione di ipoteca.
Tra l'altro, parlando di tetto alle paghe dei manager, il precedente governo Prodi aveva posto un limite agli stipendi dei manager pubblici, ma il governo Berlusconi, subito dopo aver provveduto ad approvare le varie leggi ad personam sulla giustizia, ha pensato bene di annullare quel provvedimento.
Non solo c'è da rammaricarsi per come è lontana l'America, ma a questo punto si rimpiange anche Prodi.