Apprezziamo le dichiarazioni rilasciate da Roberto Maroni nel corso del programma "L'elefanté" su Radio24.
Sull'emendamento della Lega sulla denuncia da parte dei medici dei clandestini, ha detto: "Non abbiamo introdotto alcun obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei medici, abbiamo semplicemente eliminato il divieto della possibilità della denuncia".
Prime, invece vigeva "... il divieto per i medici di segnalare i clandestini. Si arrivava così all'aberrazione che un medico che voleva segnalare un clandestino commetteva un reato".
In sostanza, non vi è l'obbligo di denuncia. E la cosa ci dà un po' di sollievo.
Per quanto riguarda le ronde, invece, Maroni ha affermato: "Se ci fossero state le ronde là dove ci sono stati recenti episodi di stupri, forse questi stupri non sarebbero avvenuti".
Poi, ha spiegato che "Le ronde sono associazioni di cittadini disarmati, muniti di telefoni cellulari, che segnalano eventuali problemi alle forze di polizia".
Caro Ministro, qui non siamo tanto d'accordo con lei. Certo, dei cittadini sono liberi di associarsi e contribuire alla sicurezza delle strade e delle città.
Però:
- a pensare alla sicurezza toccherebbe alle forze dell'ordine, a cui però sono stati tagliati fondi per mezzi e personale, e quindi non possono garantire la loro presenza
- l'emendamento originale proposto dalla Lega prevedeva le ronde ARMATE. E' stato poi un emendamento proposto dal PD ed accolto dal Senato a "disarmare" le ronde;
- stupri ed altri atti di delinquenza si potrebbero evitare ancor di più se si rendessero vivibili le periferie delle città, invece di lasciarle nel degrado.