L'Assemblea Costituente del PD ha eletto il nuovo segretario. Su 1258 componenti hanno votato: 1047 voti Franceschini, 92 voti Parisi, 119 astenuti.
Dario Franceschini (già vice di Veltroni) è dunque il nuovo segretario del PD. E tale rimarrà fino al prossimo congresso, in autunno.
Il tempo dirà se scegliere adesso un segretario pro-tempore invece di fare subito primarie e congresso (come altri invocavano) per un nuovo leader è stata la scelta giusta.
Si è riusciti comunque ad evitare una sorta di "8 settembre", con un rompete le righe che avrebbe decretato la fine del progetto di una casa comune.
Intanto invito ad ascoltare il bel discorso con cui Franceschini si è presentato all'Assemblea.
Tra le prime dichiarazioni di intenti del nuovo segretario:
- basta con il partito leggero, meno internet e più militanza, con un forte radicamento sul territorio. Un partito che farà a meno del governo ombra varato da Veltroni
- invocazione all'unità del partito e stop alle interviste sulle divisioni all'interno del partito (insomma: i panni sporchi si devono lavare in casa)
- giuramento sulla Costituzione davanti alla lapide dei 13 partigiani trucidati dai fascisti a Ferrara nel 1943: un atto mai compiuto da nessun segretario di partito.
Un augurio di cuore a Dario Franceschini, perché il suo sarà un compito estremamente difficile.
E adesso rimbocchiamoci le maniche.