Il sindaco di Varese, Attilio Fontana, ha inscenato in Piazza Monte Grappa lo stesso teatrino orchestrato a Vedano Olona l'altra sera contro il patto di stabilità. Anche altri comuni hanno aderito, e diciamocelo: sono concetti e ragioni che, in linea generale, condividiamo pure noi. Per come è strutturato, il patto di stabilità risulta infatti assurdo nella sua allucinante rigidità che non tiene conto della virtuosità dei comuni, ma traccia una linea trasversale sotto cui devono sottostare tutti, e non solo chi sfora con le spese. Dispiace però vedere in queste iniziative una strumentalizzazione prettamente politica, perché il vincolo imposto ai comuni esiste da almeno un decennio e non è sbucato dal nulla adesso. Perché non sollevare prima queste questioni, quando addirittura la Lega aveva ministri e una posizione di rilievo al governo? Bene ha fatto il PD di Varese a non accettare l'invito di Fontana a partecipare al suo fianco in questa protesta, mentre da parte nostra permangono giustamente i dubbi che si sia approfittato di questo evento per dare l'avvio alla campagna elettorale qui a Vedano.