Era il 2008, e Berlusconi in campagna elettorale (vedi video) piazzava in TV e nei comizi l'idea di un gruppo di imprenditori italiani per salvare dal fallimento la compagnia di bandiera, liquidando Air France: i francesi non avrebbero versato una grande cifra allo Stato italiano, ma oltre a garantire l'occupazione e la continuità della compagnia, si sarebbero accollati anche i debiti di ben 4 miliardi di euro. Che invece abbiamo pagato noi cittadini e Alitalia nel frattempo, da pubblica è diventata privata, cambiando nome (Cai) e passando alla cordata dei "patrioti" voluti da Berlusconi. Nonostante l'ex-Cavaliere avesse annunciato che la scommessa Cai era ormai vinta, il volo della nuova compagnia è stato tutto in picchiata, e ora la situazione è veramente precipitata. Adesso si prospetta la soluzione di fare tornare Alitalia pubblica, con una partecipazione, e questo significherà, oltre a versare capitale pubblico, pagare di nuovo altri debiti.
Oppure svenderla sempre ad AirFrance, ma senza la garanzia dell'occupazione del personale dipendente. Che ovviamente ci troveremmo sempre sul groppone.
Bufala volant, e anche i nostri soldi.