mercoledì 16 ottobre 2013

Il paziente è grave ma stabile

La legge di stabilità del governo, l'ultima finanziaria per intenderci, non bastona ma nemmeno ci rilancia. Niente temuti tagli alla sanità (per fortuna) ma nuova tassa sulla casa: Trise, il tributo che sostituirà la Service Tax e si articolerà in due componenti: la TARI, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani (TARI); la TASI, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni. E quest'ultima graverà non solo sui proprietari, ma anche sugli inquilini. Per quanto riguarda invece il taglio al cuneo fiscale, un contentino che di certo non avvierà la ripresa tanto annunciata. E lo stesso vale per l'allentamento sul patto locale dei comuni (solo 1 miliardo e solo per i comuni virtuosi), a cui fa fronte però il taglio di 1 milardo alle Regioni. Insomma, più che ad una cura ricostituente, come affermato dal vice-vice Alfano, ci troviamo di fronte ad un'altra equazione delle larghe intese, con i classici colpi al cerchio e alla botte, con effetti minimi che oltretutto si annullano tra loro. L'unica cosa certa è il rispetto dei limiti imposti dal rigore della UE: ma questo certo non ci farà uscire dalla recessione.