lunedì 21 ottobre 2013

Il discutibile Silvio

E' da un po' che non ne parliamo, anche perché reputiamo che i problemi dell'Italia dipendano proprio dal fatto che la sua figura sia sempre al centro delle vicende nazionali. Comunque in questi giorni, soprattutto dopo la sua interdizione, si continua a discutere di Berlusconi. E come sempre capita, in maniera contradditoria, e anche dilungandosi più del dovuto, quando invece le conclusioni sono logiche quanto semplici. Gli eventuali provvedimenti di indulto e/o amnistia, ad esempio, sono un'idea che nasce per alleviare la pesante situazione carceraria svuotando le celle strapiene. E non ci pare che Berlusconi sia in carcere: per cui risulta davvero difficile comprendere le ragioni di applicarli anche all'ex-Cavaliere. Per quanto riguarda invece la legge Severino, appare invece assurdo vederne contestata la costituzionalità o richiesta una revisione da chi l'ha votata e poi elogiata. Tutto questo solo per salvare Silvio: considerato dai suoi fedelissimi come l'unica arma elettorale in grado di catalizzare voti. Un fatto anche questo però contestabile: infatti, dal 2008 ad oggi il centrodestra ha perso oltre 8 milioni di voti (più del 50%). Mentre un Pdl epurato, e con un leader giovane, innovativo, aperto, onesto, capace di fare veramente gli interessi del Paese (quindi, l'esatto opposto di chi c'è ora), sarebbe senz'altro in grado di ottenere maggiori risultati.