Nonostante il ministro allo Sviluppo Economico Zanonato si sia reso disponibile ad incontrarli (a proposito: complimenti per il coraggio) nell'evento organizzato ieri a MalpensaFiere, gli artigiani intervenuti sono rimasti sulle loro posizioni di malcontento e molti di loro sono sempre più decisi a trasferirsi in Svizzera, dove oltre ad una tassazione di molto più bassa rispetto a quella italiana (il 20% massimo contro il 40% minimo) trovano anche servizi più efficienti, costo del lavoro inferiore, burocrazia più snella, tassi bancari agevolati. La situazione per le piccole e medie imprese in Italia è infatti pesantissima, con casi che a volte rasentano la disperazione.
P.S.: in merito all'argomento "equità", da segnalare le due iniziative referendarie dedicate al reddito approvate in Svizzera, e che saranno messe al voto. Una riguarda il divario di stipendio tra manager e dipendenti, che vuole introdurre un limite nella differenza tra gli stipendi più elevati e quelli più bassi, in un rapporto massimo di 1 a 12; l'altro invece proposto per l'introduzione di un salario minimo da adeguare periodicamente all'inflazione. Sarà anche per questo che la Svizzera non attira solo gli imprenditori, ma anche i nostri lavoratori.