Con me o contro di me, e in tal caso sei fuori. La politica del "vaffanculo" non vale solo per i politici "esterni", ma anche per chi all'interno del Movimento 5 Stelle obietta o critica le strategie di Grillo. Sicuramente il comico genovese ha un grande merito nell'avere costruito una forza di alto consenso in così poco tempo, e di avere sollevato questioni che ora vengono affrontate dal mondo della politica. Ma la sua figura, sicuramente trascinante, rischia di diventare ingombrante, e sinceramente, di partiti personali e padronali, ne abbiamo già fin troppi. Insomma, hai voglia a dire che "uno vale uno", quando poi è SOLO uno a decidere e comandare, e gli altri "non valgono niente". E oltretutto, il dispotismo e la violenza verbale di Grillo, oltre a umiliare i parlamentari del M5S, sconcerta e un po' spaventa gli elettori: i risultati (interni ed elettorali), infatti si vedono.