Il PD deve riflettere sulle prossime decisioni da prendere, alla luce anche degli ultimi risultati elettorali. Innazitutto non deve fare l'errore di pensare che l'esito del voto sia un consenso al governo di larghe intese: si è invece vinto, grazie ai candidati che sono state presentati, nonostante questo scombinato esecutivo. E soprattutto, per la coerenza e la serietà della base. Lo abbiamo sempre detto, e lo ripetiamo: gli elettori democratici sono meglio dei vertici del Partito.
Quindi, i dirigenti stiano più attenti in futuro alle richieste che arrivano dal basso. E di sicuro, ciò che si chiede è di fare il Congresso entro l'anno e di rinnovare completamente la Segreteria, con gente fresca, giovane e competente: per cambiare davvero l'Italia e senza alleanze scellerate. Per questo occorre al più presto stabilire data e regole. Come ha chiesto anche Matteo Renzi. Però, se è chiaro in che direzione debba andare il PD, resta da capire effettivamente dove vuole andare il sindaco-rottamatore di Firenze.