Che ci lascia Zampa. Renato Zampa: un nome che non mi era nuovo, e che avevo letto quando è uscita la notizia del latte tossico (addirittura cancerogeno) in Friuli. Me l'ha ricordato oggi Aldo Grasso, sul "Corriere", dove l'avevo già visto: "Renato Zampa era già salito agli onori delle cronache come uno dei leader della protesta contro gli accordi comunitari sulle «quote latte», un movimento che, alla pari di altre azioni sviluppatesi in diverse regioni italiane, aveva dato vita a clamorose rimostranze. Gli allevatori rivendicavano il diritto che il mercato del latte dovesse «appartenere a chi lavora e produce», lottavano per «poter controllare le future scelte in agricoltura», sbandieravano la «purezza» del latte italiano, trovando il forte appoggio della Lega Nord. Oggi, quegli sforamenti ci costano una multa che si aggira sui quattro miliardi di euro, giusto i soldi che ci mancano per scongiurare l'aumento dell'Iva".