Berlusconi mostra gli artigli, e detta a Bersani le condizioni per fare il governo: singolare che il terzo arrivato pensi di comandare...
Il fatto però è che anche se fosse arrivato primo e avesse avuto bisogno del nostro appoggio, non lo avremmo mai dato. Figuriamoci quindi ora, che il pallino è nelle nostre mani, se vogliamo il suo... E il perché è facile comprenderlo: al di là dell'impresentabilità degli eletti (ma non certo degli elettori, quindi lasciamoli stare), ci troviamo di fronte a una forza politica assolutamente inaffidabile, principale causa dei guai in cui l'Italia si trova oggi e che già nel recente passato (con il governo Monti) ha mostrato di non avere nessuna intenzione di collaborare per il bene del Paese, ma solamente guardare ai propri interessi: basti pensare alla riforma elettorale che ha sempre rinviato o alla legge anticorruzione che ha praticamente sabotato.
Per cui, appare paradossale che vengano tirati in ballo discorsi di responsabilità da chi in tutti questi anni non ne ha mostrata affatto, e l'unica cosa che veramente vuole è ottenere quanto prima un salvacondotto istituzionale per sfuggire ai propri processi e poi, una volta al sicuro, rovesciare il tavolo e portare l'Italia ad elezioni, incurante del fatto che potrebbero configurare un viatico verso lo sfascio totale.