La soluzione di Napolitano è il classico uovo di Colombo (o forse è meglio dire colomba, visto che siamo a Pasqua): mantenere il governo in carica per le urgenze del presente sull'economia, affiancandogli 2 gruppi di lavoro formati da personalità dal profilo politico-istituzionale ed economico-sociale, per portare avanti le riforme necessarie per il futuro. E tutto questo con l'appoggio delle forze politiche al completo.
Non è un nuovo governo che avrebbe avuto bisogno di un voto di fiducia per iniziare, né un governissimo, né un governo del Presidente: tutte soluzioni che per un verso o per l'altro non trovavano d'accordo nessuno dei 3 gruppi parlamentari predominanti e che non permettevano quindi di uscire dallo stallo. Certo, non è nemmeno il governo di cambiamento che l'Italia richiedeva, e anche la lista dei saggi molte perplessità le suscita nei nomi scelti. Ora però il Parlamento può iniziare a lavorare (e legiferare). Poi toccherà al nuovo Presidente della Repubblica eletto a decidere se sciogliere le Camere, affidare un nuovo incarico per la formazione di un governo o continuare ancora con questa opzione.