Con 51 voti favorevoli e 16 contrari, è stata approvata in Consiglio Regionale la legge sui festeggiamenti dell’Unità d’Italia, oltre ad un emendamento che prevede che ad ogni seduta del Consiglio regionale del 2011 sarà eseguito l’inno di Mameli.
La Lega alla fine ha ceduto (e d'altra parte, essendo minoranza, altro non poteva fare), ma cerca di nascondere il proprio fallimento vantando l'ottenimento di una norma che di fatto era già prevista dallo Statuto: istituzione della bandiera e della Festa della Lombardia. Per quest'ultima celebrazione i leghisti indicano come data il 29 maggio, ricorrenza della battaglia di Legnano: chissà però che ne penseranno i comaschi ed i pavesi, che a Legnano erano alleati del Barbarossa. E tra l'altro furono proprio Como e Pavia (insieme a Lodi) a chiamare in Italia l'imperatore tedesco, chiedendo aiuto contro la prepotenza di Milano.
Se si studiasse la storia, si eviterebbe di dire stupidate. E d'altra parte, chi non conosce la storia della propria terra, non può certo rappresentarla.
Viva l'Italia, dunque. E viva la Lombardia tricolore.