Notizia di ieri: l'Italia ha bisogno di nuovi immigrati. Ne occorrono addirittura circa 2 milioni entro i prossimi 10 anni. Ad affermarlo sono i tecnici incaricati dal ministero del Welfare, nel Rapporto "L'immigrazione per lavoro in Italia": "Il fabbisogno di manodopera è legato contemporaneamente alla domanda e all'offerta di lavoro dal lato dell'offerta si prevede tra il 2010 e il 2020 una diminuzione della popolazione in età attiva (occupati più disoccupati) tra il 5,5% e il 7,9%: dai 24 milioni e 970mila del 2010 si scenderebbe a un valore compreso tra i 23 milioni e 593mila e i 23 milioni circa nel 2020. Dal lato della domanda, gli occupati crescerebbero in 10 anni a un tasso compreso tra lo 0,2% e lo 0,9%, arrivando nel 2020 a quota 23 milioni e 257mila nel primo caso e a 24 milioni e 902mila nel secondo".
Proprio paradossale fare queste affermazioni in un momento in cui si grida all'emergenza per gli sbarchi a Lampedusa dei profughi del Nord Africa. Ed ancor più paradossale è il fatto che il rapporto espresso dal ministero del Welfare va in netto contrasto con le critiche della Caritas, che in occasione dell'ultimo "click day" aveva messo sotto accusa il decreto flussi del governo, che apriva all'arrivo di circa centomila nuovi stranieri.