"Oggi è il turno della «prescrizione breve». Domani potrebbe essere la riproposizione sotto mentite spoglie del «processo breve». Dopodomani chissà. Perché far vivere le istituzioni e l'opinione pubblica nella perenne attesa di qualche nuovo agguato? Perché alimentare in modo permanente il sospetto che la maggioranza stia provando a manomettere la legislazione in materia di giustizia per andare incontro alle esigenze del suo leader?". Queste parole dell'editoriale di Pierluigi Battista sul "Corriere", riassumono bene il succo della "riforma" della giustizia che la maggioranza si accinge a legiferare: una serie di emendamenti, aggiunti di nascosto e plasmati ad arte sui processi di Berlusconi, con lo scopo palese di bloccarli, e norme punitive nei confronti dei magistrati, che vengono considerati dei veri e propri avversari. D'altra parte non ci si può attendere altro da chi annovera tra le proprie file indagati per mafia o frequentatori di boss.
Avevano ragione Bersani ed il PD, quando non si fidavano delle false promesse di Angelino Alfano... (nella foto, mentre dà un bacio ad un boss mafioso)