Tsunami in Giappone. Un Paese completamente devastato. Centinaia, forse migliaia di morti. Miliardi e miliardi di danni, con città, edifici, auto, navi spazzati via.
E l'attenzione è tutta su una centrale nucleare che ha subito gravi danni.
Questo dovrebbe fare aprire gli occhi a chi vorrebbe il nucleare anche qui in Italia.
Certo, la sicurezza di queste strutture è sempre più avanzata, contro ogni tipo di evenienza. O quasi, come è capitato in Giappone. Si dirà anche che un cataclisma di quella gravità non capita certo tutti i giorni: è proprio un fatto eccezionale, imprevedibile. Ma non impossibile, come si è visto.
E quando avviene un incidente nucleare, le conseguenze sono PLANETARIE. Perciò, quanto avviene ora in Giappone preoccupa, giustamente, anche noi ed il resto del mondo.
Davvero vale la pena rischiare? Soprattutto se si tiene conto che il nucleare non è economico, non elimina la dipendenza dal petrolio e per il nostro fabbisogno attuale possiamo farne pure a meno. Anche perché ci sono alternative (VALIDE) come le rinnovabili. E non è un caso che negli ultimi anni si fabbrica sempre meno nucleare e si investe sempre più nelle rinnovabili. Tranne che in Italia. Ma abbiamo il referendum per invertire tutto.
domenica 13 marzo 2011
Sindrome giapponese
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Referendum 2011