L'episodio di stamattina di fronte a Palazzo Chigi è un atto grave e preoccupante, e assolutamente da condannare (e il nostro pensiero va ai militari feriti e ai loro colleghi che ogni giorno rischiano la vita per lo Stato). L'autore della sparatoria a quanto pare è uno squilibrato con problemi familiari e di lavoro alle spalle, e si presuppone (fortunatamente) che rimarrà un caso isolato. Però tra le reazioni della classe politica ci sono state alcune "sparate" che sarebbe stato meglio evitare, soprattutto le accuse di "predicazione di odio" lanciate da alcuni politici del centrodestra, visto che proprio loro negli ultimi 20 anni hanno fomentato una campagna basata su questo e che ha contribuito a spaccare il Paese.
L'invito che perciò facciamo è che questo gesto folle gesto non venga strumentalizzato per addossare responsabilità ed impedire in futuro anche forme civili di dissenso e protesta: anziché sparare a zero, la classe dirigente risponda con i fatti (come ha dichiarato il Presidente del Senato Grasso), impegnandosi per il bene dell'Italia.
Update: giusto per non essere smentiti, la risposta alle inopportune accuse lanciate da Maroni gliela dà proprio uno dei suoi