In quest'ordine: Emma Bonino, Romano Prodi, Stefano Rodotà. Non solo per un fatto di nomi e persone, ma anche di ideali. Perché il Presidente della Repubblica deve avere grande esperienza politica, un'ampia conoscenza delle leggi e della macchina dello Stato, forte credibilità internazionale, professionalità, capacità di relazione e di mediazione, ma in un momento come questo servono anche un segnale fortissimo di cambiamento, una figura che sia vista dagli occhi della gente tutta d'un pezzo e lontana da inciuci e giochi di potere, una personalità che abbia il più alto senso delle istituzioni e che dia assolute garanzie di un'Italia diversa in futuro: perché il mandato del prossimo Capo dello Stato scadrà nel 2020, una data a cifra tonda che è molto più che significativa.
Per la "rosa" proposta da Bersani, sono circolati i nomi di Amato, D'Alema, Marini (quest'ultimo parrebbe il "condiviso") a cui si sarebbe aggiunto anche quello di Sergio Mattarella: persone dalle alte competenze, ma meno evocative dei primi 3 che ho citato.
Mi auguro che il PD, oltre che con la ragione (politica), scelga soprattutto con il cuore (inteso come coraggio) e pensi più all'Italia che ad accontentare Berlusconi.
mercoledì 17 aprile 2013
Ideali per il Quirinale
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