Tra forme di sciopero e cortei, anche nella nostra provincia ci sono state manifestazioni di protesta contro i continui tagli alle scuole pubbliche. Tagliare la scuola è un atto scellerato, perché significa mettere in pericolo il futuro formativo e imprenditoriale del nostro Paese. Soprattutto quando poi si scopre che centinaia di migliaia di euro sono stati sperperati per favori agli amici degli amici.
E mentre le scuole pubbliche varesine soffrono per i tagli subiti in questi anni, registriamo la chiusura del liceo della "Scuola Bosina", l'istituto fondato dalla moglie di Umberto Bossi, che pur essendo privato si era mantenuto grazie a fondi pubblici: si parla addirittura (tra "legge mancia" e finanziamenti pubblici al partito illecitamente dirottati) di oltre 2 milioni di euro ricevuti in circa 3 anni. E nonostante questo fiume di denaro, la scuola è in difficoltà, perché dopo i vari scandali che hanno coinvolto la Lega, i rubinetti si sono chiusi. Curioso davvero che una scuola privata fosse tenuta in piedi da contributi pubblici. Mentre alle scuole pubbliche le risorse statali si tagliano e si permette invece l'ingresso di capitali privati. Davvero il mondo al contrario.