Due nuove ieri sera dalla seduta del Consiglio comunale. Quella buona, è che sono arrivati nelle casse comunali oltre 300.000 euro provenienti dai contributi dei nostri frontalieri: una boccata di ossigeno che permette alcune variazioni al bilancio, tra cui il pagamento di tutti i fornitori entro la fine dell'anno in corso, un progetto di wi-fi in Villa Fara Forni (con il rilancio dell'area antistante nel parco), l'acquisto di un pianoforte a coda, che sarà messo a disposizione per eventi.
Tutto bello: a stonare però è il respingimento della proposta di petizione a favore del prato di via Libertà. Il supermercato quindi si farà lì, nonostante ci siano delle strutture dismesse adiacenti e la possibilità di utilizzare dei meccanismi tecnici con cui creare compensazioni per la Parrocchia, proprietaria del terreno. Peccato davvero. Spiace soprattutto il modo con cui è stata liquidata la petizione: per la giunta non contano oltre 400 firme di vedanesi, ma le "non-firme". Che dire? Grande sensibilità e attenzione nei confronti dei cittadini. Pensare che a parlare per primi di firme, per giustificare il progetto del supermercato, erano stati proprio i nostri amministratori (Consiglio comunale del 22 giugno 2012), rifacendosi a una petizione di circa 5 anni fa. Mi chiedo: quante "non-firme" c'erano allora?
Noi comunque non ci arrendiamo, perché il PGT è modificabile (parole dell'assessore Furlan) e quindi proveremo altre strade, anche se sarà dura. Ma "mai mulà", per usare uno slogan di chi ne aveva un altro: BASTA CEMENTO! A cui, però, noi crediamo davvero. E, come abbiamo già detto, la “terra dei nostri padri” è anche quella dei nostri figli, e preferiamo lasciare loro dei prati verdi piuttosto che dei supermercati, magari anche vuoti e inutilizzati.
giovedì 29 novembre 2012
Consiglio comunale di Vedano Olona: dal tesoretto rossocrociato alla croce sul prato
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