Ovvero: No Supermercato a Vedano. Me l'ha suggerito uno dei tanti cittadini firmatari alla petizione. Io preferisco Sì-PAV: Sì Prati a Vedano. Perché di verde già ne abbiamo coperto un bel po' con case e cemento (in Italia e a Vedano). Ma se anni fa la scelta poteva essere giustificabile con la richiesta e la necessità di abitazioni, oggi queste motivazioni appaiono davvero fuori luogo. Ed è evidente dagli edifici nuovi rimasti vuoti o costruiti a metà: basta andare a fare un giro verso Fondo Campagna per vederne. Figuriamoci quindi un supermercato, osteggiato tra l'altro dai residenti della zona, che rischia di diventare una sorta di "piccola Fornace" (il centro commerciale di Tradate). E comunque, se proprio si ritiene necessaria la presenza di un punto vendita, perché non cercare altre soluzioni, tipo le aree dismesse a pochi metri dal prato destinato al sacrificio? Stasera se ne discuterà in Consiglio comunale: la speranza è che sensibilità e logica alla fine esaudiscano il desiderio dei cittadini vedanesi: un paese sostenibile e a tutela del verde. E non è solo una questione legata all'ambiente, ma anche un aspetto culturale e di immagine di Vedano che rischia di essere snaturato.