lunedì 27 luglio 2009

Per il governo un Mezzogiorno di fuoco

Acque agitate nella maggioranza: le manovre economiche studiate da Tremonti e la politica del governo hanno creato tensioni tra i parlamentari PdL del Sud.
Si parla addirittura di un Partito del Sud, una sorta di Lega del Mezzogiorno, che pare possa prendere una via trasversale, visto che anche il governatore PD della Campania Antonio Bassolino esprime simpatie a riguardo.
Intanto è già nato un PdL siciliano: quindi le minacce di rivolta non appaiono poi così campate in aria, tanto è vero che Berlusconi ha subito provveduto a fare i suoi proclami, promettendo rapidi interventi: con quali soldi, non si sa, visto che i FAS (i fondi destinati alle aree sottoutilizzate) sono già stati saccheggiati da Tremonti. E non certo per interventi a favore del Sud.
C'è effettivamente da dire che i "ribelli" hanno buone ragioni per protestare: in questo anno di legislatura, il governo Berlusconi si è dimenticato del Sud, se si esclude la Catania del medico personale.
E' vero, però, come documenta il giornalista del Corriere Gian Antonio Stella, che la disastrosa situazione in cui versa il Meridione, è anche colpa di chi l'ha amministrato e tuttora lo amministra: in pratica chi adesso alza la voce.
Poi avrà anche ragione Bassolino, quando afferma che i casi di spreco e cattiva gestione ci sono anche al Nord, e cita come esempio Malpensa: però, caro Bassolino, il disastro di Malpensa nasce proprio da una gestione che nulla ha a che fare con lo spirito organizzativo ed imprenditoriale lombardo.
Insomma, per capirci, "Padania is not Lombardia".