Nuovo incontro oggi tra le delegazioni del PD e del M5S. L'argomento era la riforma della legge elettorale, e tutto sommato sembrano esserci delle aperture da entrambe le parti, nonostante alcune schermaglie scattate durante il confronto. Vedremo come le cose evolveranno. La sensazione, però, è che Grillo si sia svegliato tardi, non accettando subito (l'8 dicembre scorso) l'invito di Renzi. Beppe e i suoi hanno detto no a tutto e tutti: potevano offrire la sponda prima a Bersani e poi a Renzi per fare le riforme assieme. Ma invece hanno sempre sdegnosamente rifiutato, tenendo congelati i loro voti: volevano prendere il 51% e fare tutto da soli. Così Renzi è stato costretto a trattare con B e ha trovato un accordo. Nemmeno a me, come a tanti elettori del PD piace questa situazione, ma i grillini, dopo il contrordine del loro capocomico, non possono pretendere che adesso venga riavvolto il nastro e fare come dicono loro: comunque sia, B ha dato la sua disponibilità, e per quanto pregiudicato, va rispettato il suo impegno. E se adesso i 5 Stelle temono di rimanere tagliati fuori dalla fase delle riforme, se la prendano solo con se stessi e con la loro indisponenza.
(nel video, lo streaming dell'incontro di oggi)