La vicenda della legge sul doppio cognome (ovvero, la norma che abolisce l'obbligo di trasmettere il cognome paterno ai figli, lasciando liberi i genitori di scegliere tra quello del padre o della madre o di entrambi) ha davvero del vergognoso: nonostante il provvedimento sia passato all'unanimità in Commissione, il voto alla Camera è stato bloccato, in particolare dall'opposizione trasversale dei deputati maschi. Un'altra occasione mancata per riformare il Paese e portarlo a un livello di civiltà pari ad altri (Germania, Francia, Spagna ecc.), tenendo conto a causa di questa mancanza nel gennaio scorso una sentenza della Corte europea del Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per violazione del principio d'uguaglianza.