Per Renzi è l'#OraIcs: ovvero, un'Italia Coraggiosa e Semplice, come lui vorrebbe grazie all'ultimo decreto annunciato ieri dopo il Consiglio dei Ministri. Vedremo quali saranno i frutti di questa nuova iniziativa di un premier che sembra andare avanti come un treno. Per ora a beneficiarne è di sicuro il PD, che continua a salire nei sondaggi (per quanta affidabilità abbiano comunque questi ultimi).
Nel decreto spiccano ovviamente il promesso BonusIrpef, che porterà 80 euro al mese in busta paga di chi ha redditi tra 8.000 e 24.000 euro, il taglio Irap (con un risparmio medio per le imprese di circa 400 euro all'anno come calcolato dalla Cgia di Mestre), un massimo di 5 auto blu a disposizione di ciascun ministero, il tetto di 240.000 euro agli stipendi dei manager dello Stato e dei magistrati di alta fascia, il raddoppio della tassazione sulle quote rivalutate di Banca d’Italia detenute dalle banche. Ci sono comunque alcune perplessità: come il fatto che se è vero che non ci sono stati tagli alla sanità, non si può dire lo stesso per l'Università; così come il taglio al programma degli F35, che appare in effetti alquanto modesto (soli 150 milioni); infine, da questo decreto rimangono esclusi incapienti (chi ha un reddito al di sotto degli 8.000 euro) e partite IVA (artigiani e lavoratori autonomi) e non c'è una data certa per un intervento a loro favore. Sempre poi che le coperture si trovino effettivamente per quanto invece è stato deciso.