Vi ricordate Berlusconi alla vigilia della condanna? "Accanimento, perseguitato, vulnus democratico, vado in carcere....". Poi, dopo tante sceneggiate, ecco che per avere frodato circa 300 milioni di euro, il "martire" dovrà scontare un anno di pena andando a lavorare in un centro anziani una volta alla settimana, per un totale di 168 ore, avendo poi la possibilità di muoversi liberamente e fare campagna elettorale e gli affari propri.
Alla fine, ancora una volta, questa è l'Italia del melodramma che poi si risolve in farsa, e dove chi, grazie a soldi e intrallazzi, può assurgere a protagonista, ma in realtà non è che una banale macchietta, che non ha nemmeno la dignità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e affrontarne le conseguenze.
E c'è da constatare amaramente, che se c'è chi riesce a farsi beffe del sistema, c'è invece chi dal sistema viene danneggiato in maniera esagerata. Che Paese...