Giorgia Meloni ha effettuato un blitz in un'azienda cinese a Prato "per accendere i riflettori sulla concorrenza sleale cinese nei confronti delle imprese italiane e per ribadire come la tutela del Made in Italy sia una delle battaglie caratterizzanti del movimento" e dichiarando che "se lo Stato chiede responsabilità ai cittadini deve dare il buon esempio. E noi dobbiamo ripartire da qui, da questa idea della giustizia, del rispetto delle regole e della tutela di quello che rappresentiamo. Siamo disponibili a tramutare le istanze di questo territorio in proposte di legge, atti di indirizzo al governo o in altre iniziative parlamentari utili per dare risposte concrete".
Sarebbe da chiedersi come mai la Meloni abbia scoperto solo ora questo problema: esiste purtroppo da anni, anche prima del 2008, anno in cui diventò ministro del governo Berlusconi (e rimase tale fino al 2011). E poi, cara Meloni, non c'è bisogno di andare fino a Prato: bastava chiedere al fratello del socio di partito Ignazio La Russa.