Siamo d'accordo con Ilvo Diamanti, quando afferma che il referendum promosso e organizzato dai movimenti autonomisti e che è stato un vero e proprio “plebiscito” a favore dell'indipendenza del Veneto, più che un desiderio di indipendenza e difesa per l'identità locale, è stato una bocciatura dello Stato centrale. Al di là dell'affidabilità dei meccanismi che hanno regolato le votazioni e dell'inesistente valore giuridico della consultazione, resta comunque da sottolineare che, complici la crisi economica e la perdita di fiducia in una politica sempre più inefficace e corrotta (anche quella locale), aumenta sempre di più il distacco dei cittadini dalle istituzioni, che finisce con il tradursi proprio in questi atti di vero e proprio risentimento e sfocia nell'abbraccio a iniziative e movimenti populistici.