E' quella generazionale, tra un lavoratore anziano prossimo alla pensione, che accetta il part-time, e un giovane neo-assunto con un contratto a tempo indeterminato. Un'iniziativa ipotizzata dal governo Letta e che, nelle previsioni, potrebbe portare a 50 mila nuove assunzioni. Anche le imprese avrebbero una convenienza: più dipendenti risparmiando sul costo del lavoro. I contributi ai lavoratori anziani infatti sarebbero versati pienamente, con la differenza pagata dallo Stato. I problemi però sono di due tipi: per lo Stato non sarà facile trovare i soldi (circa mezzo miliardo di euro l’anno) per pagare la differenza di contributi; inoltre, i lavoratori anziani avrebbero meno ore di lavoro ma con un taglio allo stipendio, e quindi ci rimetterebbero. E di questi tempi non è così facile.