La Carta Regionale dei Servizi (CRS) scomparirà nel 2015: da settembre, infatti, verranno sostituite le tessere in scadenza con la Carta Nazionale dei Servizi, l’omologo nazionale della card lombarda.
Il problema è che la CRS è costata un miliardo e mezzo di euro in dieci anni (tra l'altro con un basso utilizzo da parte dei cittadini, se non come abbonamento dei mezzi pubblici e come carta sconto benzina) e ora rischia di finire in nulla: un altro dei progetti faraonici di Formigoni, che con le sue "eccellenze" ha svuotato le tasche dei contribuenti lombardi.
Come non bastasse, Lombardia Informatica (azienda controllata della Regione, che si era occupata del progetto CRS) ha intenzione di passare alla cessione del ramo d’azienda relativo all’assistenza, spogliando così la società di un prezioso servizio e di 50 addetti coinvolti.