Quando sento i politici che parlano di "regolamentare il web" o di "leggi speciali per i reati commessi attraverso la Rete", non mi capacito affatto. Non siamo di fronte ad un'altra dimensione: internet non è una zona franca, è uno strumento ormai consolidato che fa parte appieno della nostra realtà, sociale ed economica. Con la Rete si comunica e si lavora, come un tempo si faceva con telefono, fax e (in maniera molto limitata) il videotel (chi se lo ricorda?). E come tutti gli strumenti, anche internet e chi lo utilizza è già soggetto alle leggi vigenti del codice civile e penale. Non c'è bisogno di fare ulteriori leggi che rischiano di limitare l'utilizzo di una tecnologia che ha invece bisogno di crescere per rilanciare il Paese: basta fare rispettare quelle che già ci sono, che sono perfettamente applicabili a chi naviga il web. Perché sono normali cittadini, e non marziani. Internet non è un altro mondo: sono i politici che sono distanti dal mondo reale.